I linguaggi della contemporaneità hanno il pregio di parlare della nostra vita.
Forse anche per questo l’arte contemporanea è più difficile da comprendere,
perché senza parametri stabili e codificati. Allo stesso tempo, però, è più facile da toccare e da usare.
E se usassimo l’arte per fare una nuova esperienza e non solo per guardarla?
Immagini pervasive che connotano gli spazi invitano alla bellezza e danno forma all’ascolto.
Guardare è interessante ma vivere una nuova esperienza può far cambiare qualche comportamento...per immaginare nuove possibilità.
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